Quello che non si può dire su Twitter, nonchè Facebook, Instagram... o sui siti altrui...

Quello che non si può dire su Twitter, nonchè Facebook, Youtube, Instagram... o sui siti altrui è ad esempio quello che leggi, in inglese, invece sull’enorme sito di Ron Unz,

un sito che se lo cerchi su Google usando appunto il nome del suo autore e creatore non lo trovi https://www.google.com/search?q=ron+unz&rlz=1C1CHBD_itIT1045IT1045&oq=ron+unz&aqs=chrome..69i57j46i512j69i59j0i22i30l4j69i60.1663j0j4&sourceid=chrome&ie=UTF-8 (per trovarlo devi digitare esattamente come si chiama https://www.unz.com). Questo nonostante ospiti un centinaio di autori e sia uno dei dieci siti indipendenti seri più letti, anche perchè contiene un enorme archivio gratuito di articoli e libri come nessun altro sito al mondo e pure tradotti automaticamente in tutte le lingue. Ron Unz è infatti un imprenditore del software e ha dedicato anni a catalogare e riprodurre in formato digitale tutti i libri “proibiti”, quelli che da anni non trovi più su Amazon o in libreria (per chi non lo sapesse, Amazon ha eliminato centinaia di libri considerati pericolosi negli ultimi anni).

Nonostante molti articoli di Ron Unz, come quello sulle origini del Covid o quelli sull’11 settembre o gli omicidi dei Kennedy, abbiano avuto centinaia di migliaia di lettori negli anni, i motori di ricerca li “declassificano” e li rendono difficili da trovare. A meno appunto che uno non vada a cercarli direttamente su https://www.unz.com.

In Italia si può dire che esistono molti blog, canali twitter e anche un canale TV come Byoblu alternativi, sul Covid, GreenPass e vaccini, sulla globalizzazione e delocalizzazione, sulla Russia/Ukraina e prima sulle guerra in Siria, Iraq ecc, sui temi trans-gay-lesbian, sul climate change e sul razzismo a senso unico e immigrazione di massa, sull’austerità e deficit. Molti insistono sui vaccini e il controllo della popolazione stile GreenPass come Byoblu, altri su Austerità, Deficit ed Euro/UE, qualcuno sul’immigrazione e razzismo a senso unico, altri inseriscono anche Zelensky e Putin e la propaganda trans-gay e altri anche sono scettici del “climate change” e ossessione per il tutto elettrico eliminando “combustibili fossili”. E parecchi ormai si sono stufati degli amici americani che siamo tutti cresciuti pensandoli come i liberatori del 1945, ma appaiono sempre di più dietro ognuno di queste minacce.

Se ci pensi, se leggi questo breve elenco, ti accorgi che i temi di attacco (attacco contro di noi, la popolazione media, normale diciamo così, italana) sono tanti e aumentano sempre.

La difficoltà è capire da dove arrivino tutte queste cose, quale sia il filo conduttore, l’origine, la logica generale perchè è evidente che ritrovi gli stessi personaggi e le stesse forze dietro alla vaccinazione forzata, la globalizzazione, l’immigrazione di massa, il razzismo a senso unico, la propaganda trans e gay, il dominio della finanza che impone l’austerità e infine le guerre in Iraq, Afganistan, Siria, Libia, Kosovo e Ukraina. COSA HANNO IN COMUNE ? QUALE E’ L’ORIGINE E IL FILO CONDUTTORE ?

E’ ovvio che vengono principalmente dagli Stati Uniti e dai loro alleati della II Guerra mondiale di lingua inglese, Gran Bretagna, Canada, Australia.

Ed è ovvio che al centro c’è un elite globalista di miliardari, la gente “di Davos” (i miliardari e CEO di multinazionali che si incontrano sempre a Davos pubblicamente una volta all’anno).

La spinta ad attaccare la nostra civiltà e società proviene anche dall’interno dell’Italia o Francia o Spagna e non tutti i soggetti in questione sono miliardari e CEO o politici protetti e foraggiati da questi ultimi come la Bonino o Renzi o la Schlein. E' ovvio che sentendo questa enorme forza, questo “potere oscuro della forza” che domina in occidente, poi politici giornalisti, intellettuali e personaggi pubblici vari si adeguino per carrierismo e interessei personali.

Ma la questione cruciale è l’origine di questo male, di questo piano o schema che va dalle guerre in Medio Oriente o Ukraina, ai vaccini forzati, all’immigrazione dall’Africa, alla propaganda “gender” e trans, alla finanza globale che domina i governi. Peter Breggins, un noto e ora anziano psichiatra che ha vinto molte cause contro le multinazionali, nel suo massiccio libro parla di “Predatori Globali” ricostruendo la pianificazione durata anni dell’operazione Covid e vaccini, https://www.amazon.it/COVID-19-Global-Predators-Are-Prey/dp/0982456069. Questo è un indicazione che suona vera, ma chi sono questi “Predatori Globali” al di là dei nomi noti di Bill Gates, Tony Fauci e altri personaggi direttamente coinvolti nel pianificare e orchestrare il Covid, i Lockdown e i vaccini. ?

Robert Kennedy, il cui libro sui vaccini è stato ora pubblicato anche in italiano, negli ultimi mesi ha insistito che tutto è stato programmato da Dipartimento della Difesa e Pentagono e Pfizer e Moderna sono state prese in affitto per così dire dal governo ombra americano perchè dire che i vaccini erano prodotti dai militari USA era più difficile da far digerire alla popolazione. In questo caso si può usare la definizione di “deep state” americano, quello che dietro le quindi comanda di fatto i presidenti americani e quando ne trova qualcuno recalcitrante lo incastra come Nixon o lo assassina come John e Robert Kennedy (che stava per essere eletto nel 1968) o trucca clamorosamente un elezione per toglierlo di mezzo come Trump. Che Kennedy sia più aperto a questo tema ovviamente viene anche dal fatto che suo padre Robert è stato assassinato con un colpo di pistola alla nuca dalla guardia del corpo, come stabilì la stessa autopsia ufficiale, e non da Shiran Shiran che gli era qualche metro di fronte. Avendo avuto il padre, che sta per essere eletto presidente nel 1968, assassinato da una guardia del corpo mentre veniva invece veniva incastrato un palestinese in stato di trance, ha sicuramente reso Robert Kennedy junior scettico verso i media e il governo americani.

Leggendo quindi il libro, pesantemente documentato, di Breggins su Covid, Lockdown e vaccini sembra plausibile che esista una cabala di “predatori globali” che ha orchestrato tutto. E sentendo Kennedy e altri che Kennedy cita, si può sostenere che il “governo ombra” USA, militare e non solo, sia dietro a questa operazione. Ed è facile ovviamente evidenziarne il ruolo in Ukraina per non parlare di Kosovo, Iraq, Siria, Libia e Afganistan.

Ma poi c’è anche un terzo elemento, di cui il sito di Ron Unz parla estesamente e di cui in Italia non parla nessuno eccetto Blondet (che per questo è un innominato). Ron Unz è “etrusco” (per usare un eufemismo), ma non si fa problemi di riportare analisi, articoli e riprodurre libri che da un secolo documentano un ruolo particolare di questo gruppo etnico, in particolare nella finanza e nei media. Mio nonno era di madre “etrusca” (per chi voglia controllare, famiglia Teglio, da cui veniva il primo sindaco socialista di Modena).

Unz non ha quindi pregiudizi, come si suol dire, e penserei neanche io. Si arriva però a questa conclusione se si indaga su chi era coinvolto nell’11 settembre o, andando più indietro, negli omicidi dei Kennedy. E lo stesso per le guerre in Iraq, Afganistan, Siria e ora in Ukraina. La semplice lista dei personaggi chiave in posizioni di responsabilità è già sufficiente a far pensare a questo ruolo. Nel caso dell’Ukraina, dal colpo di stato del 2014 ad oggi, Victoria Nuland che ha diretto la politica USA in europa dell’est, Soros (allora, non oggi), Anthony Blinken ministro degli Esteri, Zelensy e il miliardario di Kherson Komoinsky che lo ha lanciato sulle sue TV, sono tutti dello stesso gruppo. Sono coincidenze, sicuro, ma possono essere studiate meglio.

La documentazione storica comunque su tutti questi temi è immensa e Ron Unz ha speso dieci anni a metterla assieme sul suo sito (che ripeto, traduce tutto anche in italiano solo schiacciando un bottone, senza Google translate). E’ un tema complicato e va affrontato sulla base di fatti, dati citazioni di documenti e non di slogan. Ma è un tema inevitabile se si vuole capire da dove arrivano gli attacchi concentrici alla nostra civiltà di cui si sta parlando.