Il rischio che ora in America (e altrove...) chi ha in banca più di 250mila $ porti via i soldi
Secondo parecchi personaggi della finanza, ora il governo ha circa 48 ore per correggere un errore che potrebbe rivelarsi irreversibile. Venerdì ha indicato che fa fallire una banca da 200 mld e rotti di bilancio senza proteggere tutti i depositanti, a questa banca SVB di Silicon Valley appunto di cui ora parlano tutti. In questo modo il mondo si è reso conto di cosa sia un deposito in banca, non assicurato dal governo (come in Italia fino a 100mila euro e in USA fino a 250mila $). Avere soldi in banca oltre queste soglie, vuole dire avere un credito, illiquido, non garantito, su una banca che può fallire e ridarti solo una parte o anche niente dei tuoi soldi.
Se questa banca SVB viene comprata da una grande banca come JP Morgan prima dell'apertura di lunedì, una prospettiva che ora sembra improbabile, ma che in Italia accade praticamente sempre, la crisi è tamponata. Altrimenti, se il governo non garantisce tutti i depositi di SVB anche sopra 250mila e in questo caso particolare di questa banca sono quasi tutti sopra 250mila, in tutta l’America ci sarà il ritiro di sostanzialmente tutti i depositi bancari non assicurati dalle banche medie e piccole.
Per le tre grandi mega banche JP Morgan, Wells Fargo e Bank of America che sono considerate di "importanza sistemica" no, perchè si sa che essendo fondamentali per il sistema il governo salva tutti e tutto, ma per tutte le altre duemila banche piccole e medie invece sì.
Non sarà il pubblico a portare via i soldi, ma i milionari e le aziende che appunto tengono in banca cifre sporta i 250mila garantiti dallo Stato in ogni caso. Questi soldi saranno trasferiti da banche medie e piccole di ogni genere alle tre mega banche “sistemiche”, JP Morgan, Wells Fargo e Bank of America e anche ai fondi del mercato monetario, che contengono US Treasury bonds scadenza uno o due anni.
In parole povere, tenere i soldi in titoli di stato, comprare debito pubblico è sempre più sicuro che tenere i soldi in banca (che non siano garantiti dallo Stato) e ogni dieci scoppia una crisi bancaria che ricorda a tutti questo concetto.
Da mesi in America c’era già pressione per trasferire il contante in banca su conti a breve termine che contengono Treasury, perchè ora che la FED alza i tassi, questi pagano il 4 o 4,5% cioè molto di più rispetto ai depositi bancari che anche in America pagano intorno all’1%. Questa ondata di prelievi dalle banche medio piccole dei soldi in eccesso dei 250mila garantiti dallo Stato, drenerà liquidità dalle banche comunitarie, regionali e cooperative e anche da banche abbastanza grandi, come ad es First Republic Bank di cui ho parlato molto su twitter, sia quello pubblico che quello a “invito” https://twitter.com/GZibordiCobraf. Come si vede ieri è crollata del 60% per poi rimbalzare da un minimo di 55 a 90$. Ma parliamo do una banca che valeva in borsa più di 100 mld non molto tempo fa.
Se il governo non cambia idea entro lunedì, può darre inizio alla distruzione di queste istituzioni bancarie medie e piccole, che in America sono importanti. A differenza dell’Italia, il sistema bancario americano ha ancora circa 2mila banche medie e piccole che sono quelle che finanziano molte piccole imprese e anche l’immobiliare commerciale.
In ogni caso, se le aziende e altri fondi ritirano i soldi da queste banche e li spostano per sicurezza in titoli di stasto, l'aumento della domanda di titoli di stato a breve termine farà anche scendere i tassi di interesse a breve, complicando la situazione alla Federal Reserve che li vuole alzare per via dell’inflazione.
Ci sono ovviamente altri di un opinione diversa, che sostengono invece che il governo fa bene a lasciar fallire questa banca e far perdere soldi alle aziende tech di Silicon Valley che la usavano e ovviamente avevano conti correnti di milioni di dollari, molto oltre la soglia garantita dallo stato di 250mila. Perchè in questo modo non fa la soluzione solita “all’italiana” in cui nessuno mai perde e lo stato salva tutti. Ad esempio qui leggi Gianluca Codignone, noto esperto finanziario e gestore, super liberista https://twitter.com/gianlucac1 vedi anche sotto in fondo pagina.
Sono due tesi diametralmente opposte, chi pensa che devi fare “Bail in” come in Grecia e far perdere soldi non solo agli azionisti, ma anche a chi aveva i soldi nei conti correnti e questi sono appunto i “liberisti” per cui lo stato non deve salvare tutti.
Altri, anche a Wall Street, invece capiscono che mezzo sistema bancario salta per aria se lasci che si diffonda il panico e le aziende e istituzioni con cifre superiori ai 250mila dollari ritirano ora i soldi dalle banche piccole e medie portandoli in titoli di stato (o nelle tre mega banche che vengono sempre protette)